Lamiarivoluzione
Scolpisciguerra
Farfalla pensante
Come un coltello
W il mondo (radiourlo)
Derivanti
Fuck (he)art & let's dance
Anima gemella
Adam ha salvato Molly
Davvero trasparente
Il disco ha quattro anime.
La prima è composta dalle tre canzoni iniziali
(Lamiarivoluzione,
Scolpisciguerra,
Farfalla pensante, NdR)
che rispecchiano anche una sorta di ordine temporale, essendo selezionate dal periodo in cui
lavoravo principalmente con il quartetto rock (Gionni Dall'Orto, Andrea Franchi e Paolo Benvegnù, NdR).
Lamiarivoluzione è la canzone
che meglio rappresenta l'approccio e l'idea produttiva che hanno guidato
il disco, ovvero una messa a fuoco e un'esposizione del mio modo di scrivere una canzone.
Per quello che riguarda la parte musicale questo tipo di approccio si traduce in una notevole parsimonia nell'arrangiamento,
al fine di mettere più possibile a nudo la "canzone" nella sua essenza.
Tutto questo si è concretizzato anche nella composizione del testo e credo che in tal senso
questa sia la canzone più diretta che io abbia mai scritto.
Scolpisciguerra è forse l'unico brano veramente "rock",
nel senso meno tradizionale del termine: è proprio un "inno" di guerra, anche come
sapore musicale, reso tale dall'inserimento dei fiati macedoni (Agushevi, NdR).
L'incitamento presente in questa canzone, sotto forma di inno musicale, ben supporta il testo,
costruendo però una nuova immagine di "guerra". Il significato di tale parola viene
infatti stravolto, capovolto, e inteso come un qualcosa che non può essere evitata in quanto
stato d'animo appartenente all'indole di ogni uomo. Il messaggio che ne viene fuori è quindi proprio la
consapevolezza che la guerra esiste e, non potendola fermare, non rimane altro da fare che cambiarla:
"quante più cose cambierò, quanto più senso avrò".
Farfalla pensante nasce dalla
composizione di parti prese da due brani diversi. Il primo suggerimento in questa
direzione è venuto da Manuel Agnelli che propose di mettere il ritornello di quella
che era la "vecchia" Farfalla pensante sulla strofa di un'altra mia canzone.
La strofa della vecchia Farfalla pensante è poi entrata nella prima parte di Come un coltello.
A mio giudizio questa operazione si è rivelata ben riuscita, soprattutto quando,
come nel caso mio, si ha l'intenzione di fare una "bella canzone" ma si deve stare molto attenti
affinché ogni parte di essa sia "bella", senza che ci siano cali di tono nella composizione.
La seconda anima del disco è invece formata da Come un coltello,
W il mondo e Derivanti.
È la parte più viscerale e più nuda di tutto il disco. Tutto si regge in equilibrio su un filo molto labile.
È anche la parte del disco nella quale ho maggiormente lavorato da solo, ritornando, per esempio, a
suonare anche la batteria.
Come un coltello, W il mondo e
Derivanti possono essere considerate come un unico brano,
nel quale si parte da un affresco alquanto ambiguo per arrivare, con Derivanti, all'astrazione pura del concetto di "canzone".
Devo inoltre aggiungere che, al momento, W il mondo è una delle canzoni che più mi piace suonare dal vivo.
Per quanto mostrato fino a Derivanti il disco potrebbe, con il "camminiamo" che chiude il brano, avere un epilogo.
E invece si ha un colpo di scena che permette di introdurre, anche se in maniera scioccante, le altre due anime
del disco, gli altri due desideri di approccio per nuovi mondi musicali.
La terza anima del disco è proprio incentrata su uno di questi nuovi mondi musicali,
ovvero l'elettronica, presente in Fuck (he)art & let's dance e
Anima gemella.
Si tratta di due canzoni completamente registrare ed editate nella sede del Timet a Montevarchi (Firenze) con Lorenzo Brusci.
Forse è anche per questo che si staccano dal resto del disco, proprio per la
genesi parallela che hanno subito rispetto agli altri brani.
Di queste due canzoni mi piacciono anche i due lati opposti. Da un lato, con
Fuck (he)art & let's dance l'esaltazione e la
celebrazione, quasi grottesca, del ritmo dance, dall'altro, con
Anima gemella, l'assenza
completa di tale ritmo dance e quindi l'approfondimento delle possibilità di manipolazione vocale.
Anima gemella è proprio questo: una nuova formula,
che potrei definire "post-folk". Sulla base del mio canto e dell'accompagnamento della sola chitarra acustica
è stato possibile, grazie al Kyma, un complesso programma ereditato direttamente
dagli studi cinematografici di Hollywood, costruire tutto quel castello di sovrapposizioni.
Ciò che accade dopo Anima gemella è ancora più
spiazzante, nonostante l'apparente fluidità con cui si introduce.
Si ha proprio il desiderio, come risposta al lato elettronico, di "classicizzare" il modo di scrivere una canzone.
Da questo bisogno che avevo è nato il confronto con l'arrangiamento in perfetto stile big band anni '50 che
si ha in Adam ha salvato Molly.
Non meno classico è anche l'arrangiamento in Davvero Trasparente,
tipico "Gill Evans-iano".
Ritengo Adam ha salvato Molly, in termini di qualità e
maturità compositiva, la più bella canzone che io abbia scritto.
Marco Parente
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